Acqua Alcalina e Sport

Fare sport bevendo acqua alcalina

Gli studi scientifici dimostrano che praticare sport aiuta il nostro organismo e la nostra mente a raggiungere e mantenere determinati gradi di benessere generale. Praticare sport, quindi, è  salutare ed è consigliato farlo. Ma oltre a far proprie le regole delle discipline che si vuole seguire bisogna anche informarsi sull’alimentazione e l’idratazione corretta in fase di attività.

Un principio base che ogni praticante discipline sportive dovrebbe far proprio è che, durante uno sforzo fisico, il nostro organismo si satura di ioni di idrogeno. Un processo strettamente collegato con la produzione a livello muscolare di acido lattico. In quanto acido, questa sostanza influisce direttamente sull’acidità globale dell’organismo, per cui ne deriva un abbassamento del Ph oltre all’insorgenza di fatica. Tecnicamente si parla di acidificazione del corpo, ossia un processo conseguente alla produzione di scorie da parte dei muscoli durante la loro attività. La prima diretta conseguenza è la mancanza di reattività e rendimento muscolare.

Sebbene non sia facile comprenderne subito la ragione, tutti gli sportivi, anche a livello amatoriale, dovrebbero curare al massimo l’idratazione del fisico durante lo sport. Anche l’alimentazione che segue l’attività dovrebbe garantire innanzitutto il reintegro di acqua e poi anche dei sali minerali e dell’energia bruciati con lo sforzo. Sia l’idratazione che l’alimentazione dovrebbero essere alcalini, ossia con il Ph più elevato possibile che garantirebbe sia l’eliminazione delle scorie che il ripristino di un equilibrio fisico ottimale.

Perchè bisogna idratarsi: sudore e acidità del fisico

Gli sportivi professionisti conoscono le conseguenze che lo sforzo produce sul proprio fisico e comprendono quanto sia importante riequilibrare il Ph attraverso una dieta corretta, che potremmo anche definire alcalina.

La ricerca scientifica, dopo anni di analisi e scoperte, ha prodotto un’equazione interessante secondo cui allo svolgimento di pratica sportiva equivale un abbassamento del Ph generale del fisico. Cosa significa? Che il nostro corpo brucia risorse e produce scorie che saturano i muscoli. Queste scorie sono acide, per cui influiscono direttamente sul Ph che da un condizione di circa 6.9\7.4 può scendere anche fino allo 0 (il grado di massima acidità possibile).

L’allenamento porta il muscolo a rilasciare acido lattico, acido piruvico e e CO2 in quantità tanto più maggiori quanto più intenso è lo sforzo. L’accumulo di acido limita anche la produzione di ATP, la molecola di energia, e interrompe l’attività enzimatica che produce energia. Ne deriva la forte sensazione di stanchezza.

Se lo sportivo, durante lo sport, si idrata innanzitutto contrasta il forte calo di liquidi dovuti alla naturale sudorazione. Con il sudore il corpo espelle scorie insieme a molta acqua e sali minerali, ma se l’attività è prolungata il reintegro idrico deve essere adeguato. Se così non fosse l’acidità aumenterebbe, i muscoli si saturerebbero di acido lattico fino a rendere insostenibile la sensazione di fatica che rallenterebbe la prestazione.

Sport, alimentazione e idratazione Alcalina

Per fare sport bene e con efficacia occorre che il fisico sia idratato e alimentato correttamente. A questo punto introduciamo, però, il concetto di idratazione alcalina dove per alcalino si intende il valore del Ph che deve essere superiore a 7.4. Introducendo acqua e cibi alcalini si aiuterebbe il corpo ad abbassare l’acidità generale durante e dopo il lavoro fisico.

Bere acqua e bere acqua alcalina non solo reidrata, ma alimenta l’organismo con sali minerali nobili che combattono l’aumento esponenziale di scorie e acidi dovuto allo sforzo.

Mangiare alcalino, invece, è la seconda fase ma ha l’importanza fondamentale di completare il corretto approccio che ogni sportivo dovrebbe avere per procedere con efficacia al riequilibrio del Ph interno al fisico. Assimilare con attenzione, quindi nutrirsi in modo alcalino, significa alimentarsi con cibi che non comportano una grande produzione di scorie acide durante l’assimilazione. Tutti i cibi lasciano residui durante e dopo il processo di assimilazione, la in quantità diverse a seconda della natura dell’alimento. indipendentemente da ciò, però, il nostro corpo e i suoi organi sono già programmati per svolgere un lavoro di eliminazione delle scorie: formidabili sono in tal senso i polmoni, i reni (con le urine) e la pelle (con il sudore).

Sarà facile comprendere come, solo riducendo la quantità di scorie acide assimilate, il corpo procederà ad un’eliminazione più semplice degli scarti e vivrà meglio in generale. Avrà il cosiddetto equilibrio del pH, e il suo processo di invecchiamento non verrà accelerato dal momento che le scorie acide sono le prime imputate rispetto all’insorgenza di malattie di ogni genere e gravità.

In ambito professionistico, tutti i praticanti sport e tutti i preparatori e allenatori oggi prestano grande attenzione allo studio di questi aspetti: cibi e acqua alcalina, ossia con Ph neutro, sono fondamentali per aiutare il fisico a contrastare la grande acidità derivante dallo sforzo muscolare.
Se così non fosse gli sportivi sarebbero tra i primi soggetti ad esporsi ad una maggior incidenza di malattie quale causa inevitabile della maggior acidità del loro corpo.

Acqua alcalina: la miglior idratazione

Chi analizza e studia la giusta nutrizione per chi pratica sport a livello agonistico, indipendentemente dalla disciplina, spesso oggi include nella dieta l’acqua alcalina a supporto dell’alcalinità del fisico e del suo Ph neutro.

In fase di attività, ossia durante allenamenti, fase preparatorie e durante le gare l’acqua alcalina è utile oltre che per idratare bene anche per allungare i tempi di sforzo e migliorare in generale il recupero fisico.

Un esempio concreto, oramai Storia per chi studia e applica il principio dell’idratazione alcalina, è quello del body builder Wade McNutt, americano, che ha sempre comunicato il suo uso costante di acqua alcalina nello sport. Ha spesso affermato che idratandosi con acqua alcalina ha aumentato il suo volume di allenamento di 2,5 volte con una diminuzione del tempo di recupero accusando anche un calo dell’indolenzimento muscolare post-allenamento.

La dottoressa statunitense Susan Lark ha spiegato, nel suo “The Chemistry of Success” quanto valore abbia il rapporto di equilibrio acido/base nel nostro corpo sia per le prestazioni generali del fisico nello sport, sia per la sua salute in generale.

Riassumendo, la sua posizione a riguardo parla di benefici che l’acqua alcalina apporta agli sportivi grazie al processo di elettrolisi che permetterebbe di neutralizzare molto meglio gli acidi nelle cellule dei tessuti nel corpo. Poiché l’acqua alcalina si arricchisce di elettroni liberi attraverso il processo di elettrolisi, questa è in grado anche di rilasciare tali elettroni che vanno ad associarsi all’ossigeno attivo dei radicali liberi nel corpo diventando un antiossidante naturale.

L’acqua alcalina è molto ricca di elettroni liberi per questo la sua assunzione può bloccare l’ossidazione del tessuto normale dai radicali liberi.

Altra osservazione fatta dalla Dottoressa Lark nel suo libro riguarda la dimensione dei cosiddetti “cluster di molecole”, ossia di aggregati di molecole, tipici dell’acqua alcalina. L’elettrolisi tipica di questa acqua rende tali cluster più piccoli di quasi il 50% rispetto ad un’acqua normale e tale caratteristica rende le molecole dell’acqua molto più assimilabili dal nostro corpo. Ne deriva una idratazione più rapida e veloce.

Cosa significa bere e mangiare alcalino

Potremmo dire, innanzitutto, che significa difendere il Ph neutro del nostro organismo. In termini pratici, comunque, mangiare alcalino significa dosare bene le quantità di carne, pesce, latticini, farinacei e legumi che dovrebbero essere assunti in quantità minime. Più utili, poi sono tutti i vegetali,ossia frutta e verdura, sebbene anche tra questi ve ne sono di ottimi e di peggiori per chi volesse applicare il principio alcalino alla propria nutrizione.

Se, comunque, tra i cibi la scelta e ampia e le soluzioni esistono abbondanti, per l’idratazione il discorso si complica a causa della qualità delle acque che abbiamo a disposizione per bere.

Le reti pubbliche sono sottoposte ad una legislazione che le rende sicure sotto determinati aspetti (controllo solo di particolari contaminanti molto nocivi) e le sottopone a trattamenti che arricchisce l’acqua di disinfettanti. Le acque imbottigliate, seppure molto buone alla fonte, subiscono invece un degradamento esponenziale della qualità una volta imbottigliate e stoccate. Il risultato è la disponibilità di acque che non permettono di supportare una buona e attenta alimentazione.

L’acqua alcalina, frutto di procedimenti di arricchimento con minerali nobili, può essere alleata degli sportivi grazie alle proprietà che abbiamo descritto. Purificata e mineralizzata fornisce l’apporto giusto di sostanze necessarie all’organismo per essere ben idratato e per combattere l’accumulo di scorie derivanti dall’acidificazione.

Menu