Il Ph alcalino

il Ph Alcalino

Questo approfondimento si concentra su due concetti importanti per il benessere, quello di ph alcalino e quello di acidosi metabolica. Facendo riferimento a due condizioni che potremmo definire opposte, le abbiamo appunto contrapposte in questo breve spunto per aiutarvi a capire e ad orientarvi meglio verso ulteriori approfondimenti.

Il Ph alcalino: quale ph per il nostro fisico?

in medicina e nella scienza applicata allo studio del nostro corpo, il concetto di Ph fa riferimento ad un indicatore importante dello stato di salute del nostro organismo. Infatti, è il pH che fornisce notizie sul suo stato di acidità interno, quindi pone l’attenzione sull’acidità corporea, o acidosi metabolica, che sembra essere collegata con un’infinità di patologie e sintomi patologici.

Definiamo meglio il pH

Si tratta di un indicatore dell’acidità o della basicità che si esprime attraverso una scala di valori da 1 a 14. Questa scala indica che il pH neutro è 7, che valori inferiori attestano un pH acido mentre valori superiori a 7 attestano un pH basico o alcalino. Un organismo umano in buono stato di salute ha un pH di circa 7,4, quindi superiore a 7.

I valori del pH

Il pH può avere un valore compreso tra 0 e 14 e definisce l’acidità di una soluzione acquosa.
Da 0 a 7 ci troviamo in ambiente acido;
da 7 a 14 in ambiente alcalino (o basico);
quando il pH è 7 siamo in una situazione di neutralità.

Come si misura il pH

La misurazione del Ph avviene in genere con “indicatori di pH” che assomigliano a delle piccole cartine che cambiano di colore a seconda che si trovino a contatto con sostanze acide o basiche. Per ottenere una misurazione specifica del pH, è possibile immergere nella sostanza desiderata, ad esempio l’urina, queste cartine che cambiano colore a seconda del grado di acidità rilevato. Si chiamano Cartine di Tornasole e diventa di colore blu se il pH è basico, oppure giallo-arancio se il ph è acido.

Il metabolismo e i sistemi tampone

Il nostro organismo subisce un processo di acidificazione sia a causa delle sostanze che vi immettiamo, ad esempio con alimentazione e idratazione, sia per effetto di processi endogeni quali, ad esempio, l’attività muscolare che porta al rilascio di acido lattico. Quando il grado di acidità interno aumento, comunque, è lo stesso organismo a mettere incampo delle procedure di difesa. Infatti, questo dispone di due importanti alleati e mezzi di difesa: il metabolismo e i sistemi tampone che hanno la funzione, tra le altre, di contrastare l’accumulo di acidi. Entrambi possono funzionare al meglio se abbiamo l’abitudine di nutrirci assumendo alimenti e acqua alcalini.

Il metabolismo difende l’equilibrio interno

Il metabolismo è fondamentale perchè é il processo di assimilazione dei nutrienti contenuti nei cibi e nei liquidi che ingeriamo. Questa funzione ha lo scopo centrale di distribuire sostanze vitali per sostenere tutte le funzioni corporee. Però è lo stesso metabolismo ad essere anche fortemente condizionato dall’equilibrio tra acidità e basicità interno: un organismo in buona salute ha in genere un pH tra 7,35 e 7,45 quindi solo lievemente alcalino.

Quando questi valori sono lontani da quelli su indicati, non si ha più l’equilibrio vitale, che risulta alterato. Se molto al di sotto di questi, poi, si determina uno stato di alcalosi o acidosi metabolica che, con riferimento ai moderni stili di vita, sembrerebbe essere collegato strettamente con sedentarietà, consumo di cibi e bevande particolari consumati in quantità eccessive.

La difesa del Ph neutro, o alcalino, del corpo, dovrebbe passare anche da un’alimentazione che preveda un costante consumi di frutta e verdura, la riduzione di carne e formaggi, alcool e l’assoluta eliminazione del fumo. Ma anche l’assunzione di farmaci influisce negativamente.

I sistemi Tampone

Si tratta del primo sistema di autodifesa che il nostro corpo può mettere in campo contro l’acidosi metabolica, Eppure queste difese naturali non sono inesauribili dal momento che che l’età avanzata, i cambiamenti ormonali e proprio l’aumento degli acidi indeboliscono riducendone l’efficacia. Quando ciò accade, ossia nei momenti di picco dell’acidità, un corpo sano contrasta l’acidosi prelevando sali minerali dalle ossa (soluzione che alla lunga indebolisce l’apparato scheletrico). Ma un organismo già in affanno, debilitato da patologie o da una prolungata esposizione ad acidosi non riesce più autonomamente a ripristinare il giusto pH.

L’acidità del corpo diviene seria quando sono le scorie acide a raggiungere una concentrazione tale da non poter essere eliminate dagli organi interni (reni, polmoni e pelle). Questi attuano i meccanismi tampone di eliminazione degli acidi attraverso l’urina, l’attività polmonare e la sudorazione: ad essere espulse sono tossine e CO2, ad esempio, che tanto si accumulano quanto più le azioni d contrasto vengono meno.

Come correggere il pH non alcalino

A livello generale è davvero utile capire che una alimentazione equilibrata può aiutare molto a difendere l’equilibrio del proprio pH. Non bisogna eccedere con le proteine animali, in qualsiasi forma, ed evitare cibi e bevande gassate e alcholiche, non esagerare con i legumi e ridurre sale e zucchero.

Inoltre, conoscendo le altre numerose cause dell’acidosi si potrà anche comprendere come provare ad evitarla correggendo le errate abitudini.

  • Vita sedentaria
  • Fumo
  • Alcol
  • Assunzione costante di Farmaci
  • Idratazione non adeguata (acque non alcaline)
  • Sport intensivo

Quali sono le conseguenze dell’acidosi

Sono diversi gli effetti che il nostro organismo subisce quando aumenta il suo grado di acidità. In particolare, possono essere riscontrati:

  • Problemi digestivi e intestinali
  • Diabete
  • Problemi circolatori
  • Osteoporosi.
  • Sovrappeso e cellulite: le tossine acide non possono essere eliminate dal corpo e vanno ad accumularsi nel tessuto connettivo e qui contribuiscono a formare i cuscinetti adiposi dovuti ai problemi di circolazione e ritenzione.

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